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Custos Pacis

Il tributo del Board di Aleph Analisi Strategiche al compianto Generale Claudio Graziano, attraverso la penna dell'alumnus Federico Pasotti


Nella storia Italiana, complici le ferite mai chiuse del periodo fascista, sovente accade che atti di eroismo militare cadano in disparte, condannati a essere ricordati da pochi “addetti ai lavori”.

Questa settimana ai grandi nomi di Amedeo Guillet e di Luigi Durand de la Penne si è unito quello di Claudio Graziano. Il generale Graziano non si è reso protagonista di atti di straordinario eroismo quali incursioni o rocambolesche cariche di cavalleria nel deserto, ma piuttosto ha rappresentato una figura di incredibile ordinario eroismo attraverso il suo servizio per il Paese, l’Occidente e la pace - quella vera, ottenuta attraverso la deterrenza e non un disarmo ipocrita e fasullo. 

Dei tanti punti alti della sua carriera vogliamo ricordare il suo comando della missione UNIFIL: una situazione caldissima nella parte meridionale del Libano e Israele, resa ancora più complicata dal disastroso fallimento ONU nella città di Srebrenica in Bosnia. E in questo equilibrio impossibile ha saputo destreggiarsi tra potere militare e politico, diventando un vero e proprio custode della pace durante il suo mandato.

Vogliamo quindi salutarlo con una sua frase recente, che si concentra su alcune tematiche di studio e approfondimento che ci hanno coinvolto come associazione: a una domanda riguardante l’intelligenza artificiale, il Generale rispose così: “la Cina inventò la polvere da sparo secoli prima che questa venisse utilizzata come strumento di distruzione in Europa. Sull’applicazione dell’IA in ambito militare, dobbiamo fare in modo di non ripetere noi stessi la storia altrui”.

Generale, ringraziandola un’ultima volta le facciamo promessa di portare avanti questa sua eredità, per un’Italia e un’Europa che siano baluardo di pace e libertà nel mondo.

Arrivederci.
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